Si SALDI chi può… Certo acquistare in questo periodo può davvero fare la differenza, e allora passa da noi e scopri le vantaggiose offerte del nostro centro commerciale, ma attenzione non stressarvi, per questo abbiamo preparato per voi, utili consigli
Sì ma, che stress! Come che stress, hai davanti l’occasione di accaparrarti, a prezzi stracciati, la it-bag, la it-shoe, il coat must-have che ti hanno ossessionato e fissato per tutto l’inverno da quella colonnina a destra dello schermo del computer!
E finalmente il momento è arrivato!
Certo, così facile a dirsi quanto difficile a realizzarsi.
1. Intanto lo stress comincia a salire nel tentativo di trovare un momento di calma, sì, calma, quella rara e sconosciuta sensazione quando si parla di saldi, per recarsi in negozio a provare, in santa pace, taglia, comfort e colore per capire se si tratta davvero dei capi del desiderio da mettere in lista. Impossibile.
2. Che poi la doccia fredda di ritrovarsi tra le mani il pezzo dei sogni ridimensionato brutalmente rispetto alle aspettative, se la si somma al contesto ostile in cui ci si trova, con le tempie che battono per la musica unz-unz del negozio, le voci stridule di altre Saldi-aholic intorno, comincia ad essere uno stato emotivo da psicoanalisi complessa.
3. E allora? Allora occorre mettersi giù da battaglia, mentalmente lucide, con la giornata libera, la batteria del cellulare piena, spazio nel telefono per scattare selfie a raffica da wazzappare ad amiche fidate e mettere in modalità ON la mano lesta acchiappa brand.
4. Già, le amiche. Appunto mentale da ripassare come riscaldamento pre-saldi: mai andare a caccia di occasioni con le amiche. Nessuna di loro, se altrettanto occupata a stanare gemme tra scaffali e stand, ti darà retta veramente. Meglio sole che male accompagnate.
5. La verita è che avrai sì e no 30 minuti ritagliati dalla pausa pranzo o post lavoro, per fiondarti in quel delirio paradisiaco e mettere a segno la Mission Impossibile in questo preciso ordine:
a. Chiedere
b. Trovare
c. Provare
d. Decidere
e. Pagare
f. Uscire
Un gioco da ragazze.
6. Fosse solo questo! A volte, specchiarsi in un camerino di 20 Cm quadrati, non basta per farsi un’idea di come stia quel vestito super sexy. Occorre uscire fuori per prendere le distanze visive e forse anche oggettive. Ma quali spiacevoli inconvenienti potranno mai ostacolare questa semplice operazione? «Oddio, non ho fatto la ceretta. I calzini mi stanno abbandonando, la borsa del computer ha lasciato un segno sulla spalla che nemmeno una marchiatura a fuoco medievale. La pelle sotto le luci del negozio sembra invecchiata di 20 anni e scorgo accenni di cuperose mai visti prima». Segue autoconvicimento «Massì che sono bellissima, questo tubino stretch monospalla mi sta d’incanto, vero?» No. Sembro un comodino, passo e chiudo.
7. Ma come si fa a mantenere la calma in mezzo a orde di invasate come te? Semplice, non si fa.
8. Per non parlare del corto circuito da sovraccarico visivo. Stand e stand carichi di meraviglie, scaffali imbottiti da soffici bon-bon in lana merinos che aspettano solo di essere toccati, indossati e perché no, anche salvati e capiti…Sì, perché noi Saldi-aholic abbiamo anche un cuore, un cuore da crocerossina che batte all’unisono con le sillabe di certe parole mantra, come prototipo, ultima taglia, ricamo fatto a mano, designer emergente, taglia unisex e capsule.
9. La storia dei numeri. La Numerologia ha un potere persuasivo notevole e con effetto immediato. Questi prezzi con la virgola «XX,99» che ti fissano negli occhi sono irresistibili! Così, ipnotizzate dai 9 periodici, ci convinciamo siano il canto della sirena che stavamo aspettando. Nel dubbio si compra, ‘ché alla fine si risparmia e poi si sfrutta in modalità lungo termine. Certo. Certissimo. Il coat in cigno bianco è entrato a far parte dei capi fondamentali di tutti i giorni. Ahahahahah!
10. Prove di coraggio che nemmeno nei talent d’avventura. Per ovviare alle code infinite dei camerini e per darci una mossa se accompagnate da santi fidanzati, amici, mariti, cugini e figli o nipoti a carico, tocca scendere a compromessi e diventare stripper esperte. A chi non è mai capitato di spogliarsi furtiva tra gli stand e provare, in reggiseno e pantaloni, abiti a sirena oppure sfilarsi felpe e maglioni, rivelando gradi di sudorazione inenarrabili, solo per vedere come veste quella camicetta pazzesca in seta. Occhio basso e perso, come in una performance d’arte contemporanea, per uno spogliarello innocente ma salvavita.
11. Quelle delle bugie bianche. «Ah, questa volta non mi faccio fregare dall’ansia e dallo stress. Niente camerini, io mi conosco benissimo, lo capisco a occhio se quella gonna mi va giusta oppure fa difetto». «Ecco una M, proprio la mia taglia». Poi la triste realtà: una volta a casa, con le solite luci e i soliti specchi, vengono fuori le magagne. «Ok, ho comprato una M taglia Taiwan, perfetta per coprire il braccio sinistro. Un blu??? Ma se in negozio era nero come la pece! Lo sapevo, le maniche del blazer stringono sotto l’ascella» E infine, immancabile, «AHHH: qui c’e un filo tirato»
Con questo non rimane che augurare a tutte voi un felice shopping ai saldi invernali 2022!
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